2 Gattiglia - La formazione dei facilitatori

Come avete visto dalla presentazione del percorso, noi ci troviamo qui ad avviare un cammino complesso, che integra contenuti (il ben essere organizzativo) e metodi (come facilitare e gestire il lavoro dei laboratori).
In questa prima parte del percorso ci occuperemo di cos’è e cosa può essere il ben essere organizzativo. Vedremo i riferimenti normativi, le esperienze nostre e di altri, cercheremo di applicare subito il ragionamento alla realtà dell’ASL TO5.
Sapete benissimo che ci troviamo di fronte a un tema il cui interesse è pari alla sua difficoltà. Le nostre esperienze ci autorizzano a credere che ci sia prima di tutto un mezzo per impostare bene il lavoro: occorre pensare al benessere in una prospettiva ecologica ad ampio spettro. In questo senso, il benessere è qualcosa di più della semplice motivazione al lavoro.
Vi anticipo che passeremo molto rapidamente dalla domanda “cosa possiamo fare per rendere il lavoro un buon posto dove vivere” alla domanda “cosa possiamo fare per rendere la vita un buon posto dove lavorare”. La prima domanda attiene a tutto ciò che avviene dentro la nostra organizzazione, nei nostri reparti: importantissimo. La seconda domanda apre la finestra ai cittadini e alla vita che tutti noi conduciamo: ancora più importante, non vi pare?
Nella seconda parte del percorso i facilitatori parteciperanno a riunioni formative il cui obiettivo sarà quello di supportarli nella gestione dei gruppi in laboratorio. Risponderemo pertanto a domande come queste: Quali sistemi esistono per fare lavorare bene un gruppo in laboratorio? Con quali metodi si discute e si decide in gruppo? Qual è il ruolo del facilitatore in tutto questo? Come può egli o ella interpretare tale ruolo? E con quali strumenti?

1 commento:

Anonimo ha detto...

prova oggi 3 mar 09