4 Ricciuti - Sintesi del 20 gennaio

Il 20 gennaio abbiamo incominciato a confrontarci su ciò che il benessere, riferito alla nostra vita lavorativa, significa per noi.
Tutti desideriamo una condizione di benessere, e non solo al lavoro, e tutti sappiamo perfettamente come stiamo quando stiamo bene e come stiamo quando stiamo male, ma come accade anche per molte altre cose che sperimentiamo quotidianamente, ci accorgiamo che definire compiutamente questi vissuti non è né semplice né scontato; se poi ci confrontiamo con altri, come è accaduto nel gruppo, vediamo che di quel vissuto, che pure tutti riteniamo di conoscere così bene nelle sue valenze positive e negative, ciascuno ha una sua percezione, ognuno ne coglie degli aspetti, in una visione caleidoscopica che, pur se costituita sempre dagli stessi elementi, ora ne porta in primo piano alcuni, ora altri.
Man mano che ciascuno parlava del proprio vissuto del benessere, ho preso nota, anche se in modo un po’ telegrafico, delle cose dette. Le riporto qui, per consentire a chi vorrà farlo, una prima riflessione sui contenuti di questo primo brainstorming, ed a chi non c’era, o ha dovuto andare via prima, di esserne informato.
Alcuni hanno definito il benessere attraverso un’associazione mentale con un solo concetto, altri hanno fatto riferimento ad una specifica condizione; c’è chi ha risposto pensando al proprio benessere come operatore, e chi lo ha fatto pensando a quello delle persone che dirige o che coordina, parlando anche dell’importanza che ha l’ambiente fisico nel quale lavoriamo.
Qualcuno ancora ha messo in luce la reazione fra il benessere degli operatori e quello dei pazienti, o ha considerato alcune specificità del lavoro in un servizio pubblico.

"Il benessere nel lavoro è":
• condivisione
• appartenenza
• autenticità
• rispetto dei ruoli
• valorizzazione del fattore umano
• chiarezza nel mandato e nel compito
• riconoscimento per il lavoro fatto
• migliorare l’organizzazione e condividere metodi e regole
• disponibilità ed ascolto
• comunicazione e diffusione delle informazioni

"Per me, il benessere è":
• possibilità di gestire un atto creativo con qualcun altro
• essere soddisfatti della propria identità aziendale
• consapevolezza dei propri punti di forza e dei propri limiti, anche per saper accogliere quelli egli altri
• mettersi in gioco
• ho più esperienza nella gestione che nel lavoro clinico
• il lavoro clinico non mi crea problemi ma la gestione e dover dirigere altri mi pesa
• sono contenta del mio lavoro, ho forti motivazioni personali
• non faccio l’internista per caso, ma perché ho sempre creduto al paziente come a un tutt’uno
• mi piacciono i corsi di formazione perché vedo in faccia le persone
• per me benessere è confrontarsi su un problema comune: è aggregazione ed insieme scambio con altre professionalità

"Per i miei operatori vorrei…"
• permettere ai collaboratori di tirare fuori le proprie capacità, di esprimere il proprio potenziale
• vorrei fare qualcosa per il mio gruppo, perché la soddisfazione cala progressivamente verso l’insoddisfazione

"Per i miei pazienti vorrei…"
• mettere in grado le persone di occuparsi della propria salute

Considerazioni sul contesto
• il pubblico è il posto dove si dà il meglio, non essendoci il profitto
• più che alla Asl5, sento di appartenere al Servizio Sanitario Nazionale
• bisogna confrontarsi con lo star male dei pazienti
• nel mio lavoro non c’è il rapporto diretto, il risultato della salute dei cittadini si raggiunge in modo indiretto, attraverso il lavoro di vigilanza
• i progetti sono dei catalizzatori, ma ci vuole un forte investimento della direzione aziendale
• ero in un reparto strutturalmente brutto, che creava molto malessere, poi ci siamo trasferiti in un reparto dove c’è tanto colore, che ha ‘acceso’ una forte progettazione, mai avviata nella vecchia struttura. Negli operatori è venuta fuori l’autostima e la creatività. C’è voglia di riscatto.

Tante cose, tutte importanti, dette da persone diverse, alle quali ciascuno di noi dà un peso diverso; alcune già presenti nella propria realtà, altre da migliorare, altre ancora da costruire. Ed altre ancora, forse, non ancora esplicitate e che emergeranno nei prossimi incontri.

Come vanno le cose dove lavoro io? E in Azienda? Se potessi decidere da dove partire per migliorare le cose, da cosa incomincerei?

Di questo parleremo nel nostro prossimo incontro, riflettendo anche su alcuni aspetti teorici e normativi del benessere.

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