7 Gattiglia -Sintesi del 3 marzo

Abbiamo trattato due argomenti:
-quali sono i temi ed i facilitatori dei laboratori
-qual è il ruolo del facilitatore nei laboratori
Il primo punto è stato svolto con un importante lavoro di gruppo che ha permesso di convergere verso una proposta che la S.C. Organizzazione Risorse Umane si occuperà di mettere in “bella copia” e sottoporre alla Direzione. Dopo il vaglio della Direzione, saranno comunicati ufficialmente a tutti noi i laboratori con relativi facilitatori.
Il secondo punto è collegato al primo. Ci siamo trovati d’accordo sul fatto che quello del facilitatore è un ruolo complesso, che deve svolgere una certa funzione di leadership, specialmente all’inizio del lavoro di laboratorio. Lo scopo è quello di facilitare un processo che è comunque naturale: l’evoluzione dell’identità del laboratorio da semplice somma di persone che fanno una riunione a vero e proprio gruppo di lavoro.
Per fare questo, il facilitatore osserva e facilita almeno le seguenti variabili:
- conoscenza e chiarezza degli obiettivi, grado di avvicinamento di riunione in riunione
- comunicazione tra le persone (specialmente all’inizio è importante far fare un giro di tavolo e usare dei cavalierini, in modo che tutti si conoscano; poi occorre verificare almeno che tutti siano in grado di parlare liberamente)
- metodi (un gruppo ha bisogno di avere la sensazione che “c’è metodo” nel lavoro)
- continuità tra un incontro e l’altro (in ogni riunione si inizia dicendo cosa è accaduto e cosa si è deciso nella riunione precedente; si finisce ricapitolando le idee e le decisioni prese)
Per iniziare, buoni strumenti di lavoro sono i seguenti:
- un luogo di incontro in cui si possa stare tutti attorno a un tavolo
- uso dei cavalierini con i nomi
- una lavagna a fogli mobili
- un diario di bordo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Grave il fatto che mancasse il Coppola o un suo rappresentate (Millesimo) in possesso delle informazioni relative alla pubblicità dei laboratori tra i dipendenti ASL.
Chi motiva chi mentre fingiamo di mangiare croissants quando manca il pane ?

Anonimo ha detto...

Se la puntualità agli incontri è indizio di motivazione (oltre che di elementare buona educazione) stiamo messi proprio bene....

Anonimo ha detto...

Cari colleghi,ho letto con rammarico i due commenti rispetto all'assenza del dott. Coppola all'incontro di martedì scorso e credo utile fare un paio di puntualizzazioni che sono conseguenza di una mia riflessione in merito e che voglio condividere con voi:
1) Credo che prima di formulare giudizi riguardanti l'assenza di una persona corredandoli di una "certa ironia",sia utile quanto meno mettersi prima al corrente delle motivazioni di ciò,magari parlandone direttamente con la persona interessata.
2)Penso che ogni critica sia utile se unita alla volontà di ottenere un miglioramento. Non mi sembra che mantenere l'anonimato quando si invia un messaggio come questo sia un buon punto di partenza per iniziare una collaborazione e specialmente se teniamo presente l'argomento che è oggetto di questa formazione.
3)Ricordiamo l'importanza dell'occasione che ci è stata data e cerchiamo di sfruttarla il più possibile.
Abbiamo l'opportunità di creare un buon gruppo di lavoro su un argomento così importante! Sfruttiamo questa occasione!
Saluti a tutti,Antonella Cappellini

Anonimo ha detto...

Cari colleghi,
adesso il percorso che abbiamo intrapreso si sta facendo più concreto e questo, se da un lato ci gratifica, dall'altro forse sucita un pò di ...timore!!
Comunque nei prossimi incontri avremo modo di confrontarci ancora, di ridefinire percorsi, metodi e strategie. Sono d'accordo che quella che abbiamo è una bella opportunità di lavorare in modo un pò diverso con persone nuove.
A proposito del ritardo so bene quanto sia difficile staccarsi dal luogo di lavoro all'una!!! Quello che chiederei è di iniziare comunque puntualmente l'incontro, anche se il numero è esiguo.
Arrivederci a martedì!!
celeste grillo